Riuscireste a farne a meno?

 

Ci sono delle cose (abitudini, mezzi tecnologici, ecc.) diventate talmente di uso comune nel nostro pianeta che siamo portati a ritenere di poter farne anche a meno. A Cuba molte di queste cose non ci sono: per rendervi conto a quali sapreste davvero rinunciare date un’occhiata alla lista semiseria qui sotto. Se riuscite a vivere benissimo anche senza di esse allora potete soggiornare a Cuba per parecchi mesi senza problemi…

Bancomat: esiste solo nei capoluoghi di provincia e nei siti turistici; se volete fare degli acquisti di sabato e vi siete dimenticati di prelevare denaro dalla banca il giorno prima, peggio per voi.

Assegni: possono emetterli solo le aziende nazionali (che possono essere solo statali) o quelle straniere; vale lo stesso discorso fatto per il Bancomat.

Quotidiani: uno (quello del partito/governo); se in Italia eravate abituati a comprare più di un quotidiano e vi vantavate di poter sfoggiare, ad esempio, la vostra copia del quotidiano di opposizione al governo, a Cuba dovrete abituarvi a leggere il giornale del governo.

Canali TV: due, più alcune reti regionali (il telegiornale, però, è a reti unificate); vengono alla mente i ricordi della nostra infanzia, quando i televisori erano dotati del pulsante per passare dal 1′ al 2′ canale e viceversa…

TV satellitare: proibita; quindi non potrete ricevere sul vostro TV le lezioni universitarie del consorzio Nettuno, ma dovrete per forza seguire le lezioni nella vostra Facoltà in Italia.

Film TV: sono mandati in onda solo in alcuni giorni della settimana (comunque la maggior parte sono pellicole USA di serie B, e in più se non siete abituati a leggere i sottotitoli in spagnolo potrebbe anche venirvi il mal di testa).

Internet: non viene dato accesso al pubblico ma solo alle istituzioni o alle imprese straniere; se siete degli utilizzatori sfrenati di e-mail, chat, newsgroups, social network, ecc… dovrete rilassarvi un po’ e ritornare alla cara, vecchia lettera cartacea e alla macchina da scrivere per inviare le vostre epistole ai vostri amici del cuore… Eccezionalmente potrete essere tentati di usufruire dei servizi di alcuni internet-point (presenti peraltro solo nelle principali città) ma dovrete essere psciologicamente preparati a pagare circa 5 dollari per ogni ora di connessione, a pochi megabit/secondo.

Acquistare un’auto nuova: da qualche anno è possibile anche per i cittadini comuni mortali (prima era riervato alle aziende e agli stranieri), ma i prezzi sono esorbitanti. Per risparmiare (si fa per dire…) potete comprare da un’altro privato una vecchia Chevrolet “Bel Air” o una Pontiac del ’49, la quale senza dubbio vi ammalierà con il suo fascino, ma vi farà perdere la pazienza quando cercherete le candele di ricambio…

Assicurazione dell’auto: facoltativa (quando si viaggia in auto è consigliabile non pensare a “Chi mi pagherà i danni in caso di incidente?”)

Acquistare una casa: dal 2011 è ossibile, ma ad alcune condizioni che sono spiegate meglio in questa pagina; non potete però possederne più di una.

Acquistare un computer: praticamente non ci sono negozi di computer (dovrete portarvelo dall’Italia, se ve lo fanno passare alla dogana cubana).

Cestini della spazzatura in strada: praticamente non ci sono; dovete per forza tornare alla vecchia maniera, cioè buttare le cartacce dove capita.

Assicella del WC: non è prevista (nel senso che il WC non ha i fori per mettercela)

Acqua calda in casa: l’acqua corrente nei mesi estivi esce dai tubi di casa a 35 gradi centigradi (nelle giornate soleggiate), quindi perché dovreste aver bisogno dell’acqua calda? Un solo rubinetto basta e avanza, allora perché complicare inutilmente l’impianto idraulico di casa? Ovviamente nelle giornate nuvolose e piovose (cioè quando maggiormente gradireste farvi una doccia tiepida) l’acqua esce fredda.

Finestre con vetri: ce ne sono pochissime, solo le antiche case neocoloniali hanno vetri; le altre sono dotate solo di persiane (un fastidio in meno quando si fanno le pulizie di casa…)

Presa elettrica di terra e salvavita: non sono previsti. Si sconsiglia pertanto di fare la doccia mentre vi asciugate i capelli con il phon elettrico (ma d’altra parte anche in Italia quanti di voi sono sicuri di avere l’impianto elettrico casalingo a norma di legge?)

Le riunioni quotidiane del Parlamento: non esistono: il Parlamento si riunisce solo due volte l’anno in seduta ordinaria per discutere di cose su cui, nel 99% dei casi, sono tutti d’accordo.

Referendum popolari: forse ne sono stati fatti uno o due negli ultimi 50 anni…

Bilance di precisione nei negozi, con sottrazione della tara: non esistono (bisogna fidarsi dei commessi…)

Elimina-code del supermercato: sconosciuto: bisogna affidarsi alla propria dialettica e far valere le proprie ragioni di fronte ad almeno altre 5 persone che si contendono la stessa posizione nella fila.

Ricevute fiscali: non sono previste, quindi non tormentatevi con dubbi del tipo “Chissà se costui paga le tasse?”.

Lotterie varie, totocalcio e lotto: sono illegali, ma quelle clandestine si trovano anche a Cuba e si chiamano “rifa” o “bolita”

Telefoni pubblici: sono rari; le chiamate telefoniche conviene farle prima di uscire di casa (ammesso che facciate parte di quel fortunato 5% della popolazione che ha un telefono fisso), oppure dopo esserci tornati. Farle mentre siete fuori potrebbe portarvi a perdere tutto il vostro tempo solo per cercare un telefono pubblico, facendovi dimenticare il motivo per cui eravate usciti (a meno che il motivo fosse proprio quello di cercare un telefono…).