La libreta è la tessera annonaria dei cubani con la quale si ha diritto a comprare la propria quota mensile di alimenti stanziata dallo stato per ogni cittadino residente permanente (anche se straniero) nel territorio nazionale. Non è un’istituzione del Periodo Especial: è sempre stata in vigore ininterrottamente dal trionfo della rivoluzione. Anche quando nei decenni passati l’economia era fiorente e c’erano i negozi in cui si poteva comprare liberamente qualsiasi cosa, ogni cubano poteva comunque contare sulla propria quota mensile della libreta che gli avrebbe permesso di comprare, a prezzo politico, il fabbisogno alimentare per quattro settimane.
Oggi la libreta ha solo un valore simbolico, perché la quantità di alimenti a cui dà diritto è scesa a valori irrisori e assolutamente insufficienti. Inoltre si riscontrano notevoli differenze da un luogo all’altro: infatti le quote non sono uguali in tutto il territorio nazionale, come sarebbe logico aspettarsi, ma cambiano sensibilmente da una città all’altra. Può capitare per esempio che a L’Avana siano distribuite varie libbre di patate a testa al mese, mentre in alcune provincie orientali siano assegnate poche libbre in un anno intero).
A titolo di esempio nella tabella sottostante sono riportate le quote mensili rilevate da una libreta di una famiglia del municipio di Niquero, nella provincia orientale Granma, a circa 850 chilometri da L’Avana.
Prodotto | Quantità |
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Riso Zucchero Uova Fagioli secchi Piselli secchi Caffè Sale Sapone Dentifricio Fiammiferi Sigarette Pane Carne o pesce Ortaggi |
2,5 kg 3 kg 5 140 g 140 g 170 g 200 g 1/2 1 tubo 1 scatola 5 pacchetti un panino da 60 g al giorno 85 g (saltuariamente) Variabile secondo il periodo |